Il tema dell’omicidio colposo da incidente stradale è stato affrontato dalla Cass. pen. Sez. IV, 12-06-2015, n. 35331 nei termini che seguono:
“Il fatto di rispettare la velocità massima consentita in autostrada di 130 Km/h non esclude la responsabilità penale del conducente. Pronunciandosi su una vicenda in cui i giudici di merito avevano confermato la condanna del conducente di un’autovettura per il reato di omicidio colposo per aver provocato la morte di un’altra persona marciando a velocità elevata in autostrada, la Cassazione, – nel disattendere la tesi difensiva secondo cui il rispetto della massima velocità consentita nelle autostrade escludeva la responsabilità del conducente -, ha affermato che il rispetto della velocità massima consentita sulle autostrade di 130 Km/h, non esclude la colpa del conducente per l’incidente provocato, in quanto una tale velocità massima presuppone che la visuale autostradale risulti libera per un assai lungo tratto, così da permetterne tempestiva ed esaustiva ispezione, e, comunque, in modo tale da assicurare eventuale manovra di emergenza e, in ogni caso, mantenimento della distanza di sicurezza, ovviamente proporzionale all’elevata velocità tenuta e al corrispondente necessario spazio di frenata”.