Secondo quanto espresso da Cass. civ. Sez. Unite, 12-12-2014, n. 26242, “La rilevabilità officiosa delle nullità negoziali deve estendersi anche a quelle cosiddette di protezione, da configurarsi, alla stregua delle indicazioni provenienti dalla Corte di giustizia, come una “species” del più ampio “genus” rappresentato dalle prime, tutelando le stesse interessi e valori fondamentali – quali il corretto funzionamento del mercato ( art. 41 Cost ) e l’uguaglianza almeno formale tra contraenti forti e deboli ( art. 3 Cost ) – che trascendono quelli del singolo”.
Si ricorda che le nullità di protezione, istituto di creazione dottrinale (sul punto si veda la definizione offerta dal Cendon – http://www.cendonpartners.it/contratto-in-generale/nullita-di-protezione), sono quelle inserite nel codice del consumo (art. 36) e hanno la caratteristica di essere rilevabili solo dalla parte nel cui interesse sono poste.