Lo studio legale dell’avvocato Baraldo si occupa sistematicamente delle problematiche giuridiche relative al diritto immobiliare, agli appalti, alle aste immobiliari, alle locazioni, alle divisioni di immobili, alla mediazione immobiliare, alle successioni ereditarie, ai contratti, al recupero crediti, al risarcimento danni.
Utilizza gli strumenti alternativi al processo ordinario, applicando l’arbitrato, la negoziazione assistita, la mediazione obbligatoria.
Offre consulenza legale e assistenza legale alle aziende e ai privati.
La sede dello studio legale è a Monselice (PD) e opera principalmente nelle aree dei tribunali di Padova e Rovigo.
Diritto civile e diritto penale
Servizi offerti dallo studio legale dell’avvocato Baraldo
Lo studio legale dell’avvocato Baraldo offre alle aziende i servizi di:
– consulenza legale continuativa (con pareri scritti e orali);
– assistenza legale stragiudiziale;
– assistenza legale giudiziale;
– arbitrato;
– contrattualistica;
– regolazione dei rapporti con i collaboratori e con i fornitori;
– recupero crediti.
Lo studio legale fornisce assistenza:
– alle imprese di costruzioni.
– alle agenzie di mediazione immobiliare.
– alle imprese che operano nel settore della pubblicità.
– alle compagnie di assicurazione e di assistenza legale.
Province servite direttamente dallo studio legale: Padova – Rovigo
Lo studio legale dell’avvocato Baraldo esercita l’attività
processuale
principalmente presso i tribunali di Padova e di Rovigo.
Questo perché Monselice, che è la sede principale dello studio, è uno dei Comuni che ricade nella competenza per territorio del tribunale di Padova (che comprende altri centri limitrofi quali, tra gli altri, Abano Terme, Montegrotto Terme, Conselve, Piove di Sacco), ma è ai limiti del territorio del tribunale di Rovigo (che ha competenza, tra gli altri, sui vicini comuni di Este e Montagnana).
Occasionalmente segue anche giudizi presso i tribunali di Vicenza, di Venezia, di Treviso, nonché presso la Corte d’Appello di Venezia.
Attraverso la collaborazione di studi collegati o di appoggio, lo studio legale dell’avvocato Baraldo può seguire le cause presso i tribunali di Verona, di Belluno e di ogni altro tribunale o Corte d’Appello d’Italia.
Nella materia
stragiudiziale,
di assistenza o consulenza, l’ambito dell’attività dello studio legale si può svolgere senza limiti territoriali in tutta Italia, in quanto i contatti con i clienti e con le controparti si possono facilmente tenere con i moderni sistemi di comunicazione informatica (e-mail) o telefonica.
L’appuntamento a scopo conoscitivo – il colloquio con l’avvocato
Di solito una persona che ha un problema legale non sa con precisione distinguere in quale materia si collochi la tematica di suo interesse.
Può intuire che si tratti di diritto civile piuttosto che di diritto penale, ma se in realtà si tratti di diritto amministrativo o di altra branca del diritto non lo può dire con certezza.
Si pensi poi se il dubbio o l’interesse coinvolga un settore secondario del diritto, una sotto branca.
Cosa fa pertanto il cliente ?
Chiede appuntamento allo studio legale di un avvocato consigliato da qualche amico o parente, chiedendo un parere legale sull’oggetto del suo quesito.
Sarà poi onere dell’avvocato qualificare correttamente i fatti all’interno del giusto settore del diritto.
Così, se l’avvocato è esperto in quella materia, potrà fornire direttamente l’assistenza legale.
Altrimenti dovrà indirizzare il cliente verso lo studio legale di un collega avvocato che conosca essere esperto in quel settore.
Ecco che si manifesta in tutta la sua importanza il ruolo del primo colloquio a scopo conoscitivo tra l’avvocato e il cliente, in quanto è in base ad esso che si decide se l’attività di assistenza può essere fornita o meno e in quali termini.
E’ altresì importante che il cliente esponga con chiarezza i fatti e il beneficio che intende ottenere, così da consentire al professionista di dirigere nel migliore dei modi la scelta della linea difensiva.
Dall’attività resa nel primo colloquio dipendono i momenti successivi del rapporto, che può evolvere nella consulenza legale (orale o scritta) e nell’assistenza legale (stragiudiziale o giudiziale).
Il cliente che ha un dubbio o un’esigenza nell’ambito del diritto, pone all’avvocato un quesito, chiedendogli di rispondere attraverso un parere legale.
Chiede di ricevere una prestazione di consulenza legale.
Così l’avvocato offre un consiglio professionale, col quale mira a definire i confini dei diritti e dei doveri propri o altrui, le conseguenze giuridiche del comportamento (la condotta), l’eventuale strategia da tenere per ottenere determinate conseguenze o per evitare certi effetti.
Ogni procedura legale, sia giudiziale (davanti al giudice), sia stragiudiziale (ovvero fuori dalle aule del tribunale), necessita di una previa attività di consulenza legale.
Il parere emesso dall’avvocato può esaurire subito la sua funzione, se il cliente voleva unicamente conoscere i rischi della sua condotta o i contenuti di una disciplina, oppure può fungere da base per la successiva attività di assistenza legale (che può essere eventuale).
L’attività di assistenza legale
Quando sia necessario o utile, il cliente che ha ottenuto un parere legale può incaricare l’avvocato di assisterlo in una procedura legale.
Questa può avvenire o in sede stragiudiziale, ovverosia fuori dalle aule dei tribunali (con redazione di lettere di diffida, di risarcimento danni, di risoluzione contrattuale etc. etc. …) oppure in sede giudiziale (davanti al giudice civile, penale o altro in virtù della competenza per materia).
Se il cliente è stato citato a giudizio, la scelta è piuttosto vincolata, perché se intende difendersi dovrà per forza farsi assistere nella sede giudiziale, che è già stata scelta dalla sua controparte che ha inviato l’atto di citazione.
Invece se vorrà assumere egli stesso la decisione di iniziare una causa legale, avrà la facoltà di confrontarsi col proprio avvocato per verificare quale strategia intraprendere.
Il confronto del cliente con l’avvocato, nel rispetto delle rispettive posizioni e dei ruoli, è molto proficuo, perché ognuno può apportare elementi utili all’individuazione della linea difensiva più opportuna: l’avvocato per il profilo tecnico, il cliente per gli elementi di fatto e per gli effetti sperati.
Nessuno dei due soggetti dovrà prevaricare l’altro, in quanto solo attraverso il rispetto delle competenze e delle funzioni si potrà ottenere un rapporto di fiducia, che è il fondamento dell’attività difensiva.
Consulenza e assistenza online
Lo studio legale dell’avvocato Baraldo è in grado di offrire consulenza e assistenza legale a distanza, con l’utilizzo dei moderni strumenti informatici.
Il rapporto in tal caso si svolgerà attraverso scambio di corrispondenza tramite e-mail.
Con tale strumento il cliente potrà inviare all’avvocato i documenti utili e necessari all’espletamento dell’incarico.
Inoltre il cliente dotato di firma digitale (usualmente una società, un professionista o comunque un soggetto con partita iva), potrà altresì rilasciare all’avvocato la procura alle liti idonea per introdurre il giudizio.
Tali mezzi hanno il pregio di ridurre i tempi per gli spostamenti e gli accessi, rendendo superflui o ridotti gli appuntamenti in studio.
Molto spesso le persone si trovano ad affrontare un problema giuridico in maniera improvvisa.
Questo perché hanno ricevuto un atto di citazione a comparire in tribunale e vengono chiamate a difendersi entro un termine stabilito nell’atto.
Ecco che sorge l’esigenza di predisporre la propria difesa con una certa fretta e di scegliere l’avvocato giusto da cui farsi difendere.
Ma come si sceglie un avvocato ?
Di solito si sente dire che è utile scegliere un buon avvocato, che possieda molteplici caratteristiche, per esempio che sia eloquente, rapido nell’uso della parola, determinato, addirittura aggressivo.
Queste sono virtù esteriori, che non dicono nulla sulla preparazione professionale dell’avvocato.
Rappresentano solo il suo modo di essere, il suo comportarsi, il suo modo di gestire la scena del processo orale.
L’arte oratoria pare dare grande soddisfazione al cliente, che viene circondato da un mare di parole e in tal modo si sente difeso da quella cortina di oralità, che rappresenta lo sforzo umano dell’avvocato nel tentativo di convincere il giudice, come accade tra persone comuni nella società civile.
Ma non offre vere opportunità di vincere una causa, di trovare soddisfazione alle proprie ragioni.
Questa convinzione si fonda sull’assunto per cui il giudice sarebbe solo un burattino da manovrare, una persona che non ha né occhi per vedere, né una mente per capire la verità, un soggetto da abbindolare attraverso una sorta di ubriacatura espositiva.
Nella realtà non è così.
Innanzitutto bisogna distingere i vari tipi di processo, considerando almeno le due grandi famiglie del processo penale e di quello civile.
Nel processo penale l’uso sapiente della parola pare avere un peso maggiore, nel senso che in quell’ambito l’oralità rappresenta ancora la regola e la scorrevolezza dell’esposizione rende più gradito l’ascolto e più facile la comprensione dei fatti.
Ma questo non toglie che il giudice abbia capacità sufficienti per discernere la verità al di là della forma con cui viene esposta la vicenda.
Invece il processo civile è quasi esclusivamente scritto, per cui la cosiddetta aggressività orale non ha modo di venire espressa.
In entrambi i casi quello che fa la vera differenza e dà un valore aggiunto in termini di possibilità di ottenere un risultato utile, è la preparazione dell’avvocato (la forma senza la sostanza ha vita breve e resta un vuoto esercizio senza contenuti).
La preparazione si articola sia come livello di conoscenza, sia come esperienza pratica: la somma di questi due aspetti conduce alla specializzazione.
In conclusione, per avere maggiori possibilità di vincere una causa, il cliente dovrebbe scegliere un avvocato specializzato nella materia che si affronta.
Il problema per il cliente si sposta quindi nel capire in quale settore l’avvocato sia esperto.
Tradizionalmente le persone si affidano alla fama del professionista, alle recensioni offerte da amici o familiari, al passa parola.
Nei tempi moderni questo sistema appare un po’ limitato, anche se in parte può mantenere la sua utilità.
Pare comunque molto più proficuo avvalersi dell’analisi diretta dei contenuti pubblicati dall’avvocato stesso con la pubblicazione di libri, con la partecipazione a convegni, con l’esposizione nel proprio sito internet o blog.
In particolare gli strumenti informatici offrono un sistema molto veloce per cercare di capire, almeno a grandi linee, se un avvocato è esperto o specializzato per il tipo di causa che si vuole intraprendere o in cui ci si deve difendere.
Quindi il consiglio è proprio quello di analizzare il sito o il blog dell’avvocato, per poi saggiare dal vivo la sua preparazione ed esperienza con un colloquio, che può avvenire anche con scambio di e-mail, al telefono, ovvero più tradizionalmente nei locali dello studio legale.
La funzione dell’avvocato
L’avvocato ha come finalità quella di aiutare le persone a risolvere i problemi legali che possono incontrare nella loro vita.
In tale prospettiva, opera dapprima con la consulenza legale (che dà luogo al parere legale scritto, reso anche nelle moderne forme della consulenza online con invio di e-mail, oppure orale, reso sia con colloquio personale sia al telefono) e poi con l’assistenza legale, allorquando ci si trovi davanti al giudice e sia necessario predisporre gli atti difensivi nel processo (atto di citazione, ricorso, comparsa di risposta, memorie).
La nobiltà dell’attività forense è connaturata alla funzione difensiva, in quanto l’avvocato non è un operatore del commercio, non è uno speculatore, né un profittatore delle situazioni di svantaggio altrui.
E’ un professionista intellettuale, uno studioso del diritto, una persona abituata a riflettere prima di parlare, a ponderare i pensieri e gli scritti, ad approfondire le questioni, a pianificare la strategia migliore per raggiungere un risultato prefissato.
Una persona dotata delle qualità più amabili, la disponibilità ad ascoltare gli altri e la capacità di dare consigli per il bene degli altri.
La sua attività è caratterizzata da altruismo, sensibilità verso il prossimo, attenzione per la difesa di chi è in difficoltà, apertura mentale e atteggiamento di comprensione nei confronti di coloro che sbagliano, che eccedono, che delinquono.
Altruismo non significa gratuità, ma significa impegno di energie, sforzo di comprensione, sforzo di trovare una soluzione.
L’avvocato non condivide col cliente la condotta materiale da quest’ultimo realizzata, ma ne analizza le origini e gli effetti, in modo tale da scegliere il percorso giuridico più idoneo a determinare un beneficio per il cliente.
Questo significa che l’avvocato non va confuso col proprio cliente, perché il difensore non giustifica affatto l’attività illecita commessa dal suo cliente, non la approva. Semplicemente, da professionista del diritto, analizza i fatti e mira a limitare, per quanto possibile, le conseguenze negative dell’illecito.
Il tutto nell’ambito della previsione dell’art. 24 della Costituzione Italiana, che prevede l’intangibilità del diritto di difesa per chiunque.
Questo per evitare a chiunque, anche al peggior criminale della Terra, di venire condannato senza prima essere sottoposto a una procedura con regole certe e predeterminate, per evitare il pregiudizio nella condanna, per evitare che eventuali clamori giornalistici prendano il sopravvento rispetto all’analisi approfondita dei fatti e all’applicazione delle regole giuridiche già esistenti.
Spesso si tende a identificare l’esercizio della difesa dell’avvocato con l’arte oratoria elegante ma vuota, col bizantinismo dell’interpretazione delle norme, con la confusione tra vari orientamenti giurisprudenziali.
Non è così.
In realtà l’avvocato tenta di evidenziare tra vari aspetti, quelli che arrecano minor danno al proprio assistito o che comportano il maggior vantaggio.
Non altera la realtà, non modifica i fatti, ma ne offre una chiave di lettura sua propria, alternativa a quella del suo contraddittore.
La sua opera è un confronto utile e necessario, perché fornisce al giudice una prospettiva diversa da porre a fondamento della decisione.
E’ poi compito del giudice saper distinguere e scegliere la versione dei fatti maggiormente aderente alle risultanze delle prove, traendone le dovute conseguenze giuridiche.
Il motto dello studio legale
Per risolvere i problemi giuridici delle persone, delle imprese, delle società, un avvocato dev’essere esperto o specializzato nella materia che va ad affrontare, in modo da offrire un servizio fondato sulla competenza e professionalità.
Potete chiedere un appuntamento, una consulenza, un preventito, inviando una mail allo studio legale copiando l’indirizzo riportato in calce.
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